Nei locali commerciali dello
storico negozio di scarpe Mancini (Ancona), ora chiuso, abbiamo presentato l’esito del progetto
crescit eundo. La
residenza dell’artista
Sonia Andresano si è svolta, da
febbraio a
maggio 2019, nel
quartiere Archi. Un progetto diffuso che ha visto l’artista presente ad
Ancona a cadenza mensile per mettere in atto una serie di azioni in
dialogo con la comunità, parte attiva nel descrivere il proprio ritratto del luogo. Un approccio relazionale che ha voluto essere il punto di partenza e la scintilla iniziale di un percorso di
riappropriazione del quartiere attraverso fusioni di memorie collettive. Abbiamo così aperto un varco metaforico e anche fisico all’interno della struttura architettonica,
trasformando i locali e i
negozi sfitti, attualmente inattraversabili, in ipotetiche traiettorie percorribili. Un progetto video installativo che è diventato l’augurio per una mutazione dell’esercizio commerciale privato e chiuso, in uno spazio pubblico attraversabile. Il processo è stato fin da subito dinamico e aperto alla possibilità che le varie fasi, dal concept alla realizzazione concreta, potessero accogliere contaminazioni fertili dovute all’interazione con il quartiere e con i proprietari dei locali commerciali; una predisposizione all’imprevisto che ha aperto il progetto ad una molteplicità di ipotesi e cambi di rotta. Nella mostra finale è stata messa in relazione la ricerca artistica di Sonia Andresano con il vissuto proprio dei luoghi. Video e immagini hanno raccontato le due anime del quartiere: quella legata al mare e al porto e quella legata alle attività commerciali presenti lungo il fronte degli Archi. Durante il
Festival Art+b=love(?) sono stati inoltre organizzati giornalmente incontri e conversazioni legati al percorso delineatosi durante il progetto curatoriale e aartistico
crescit eundo, un’occasione per rivolgersi non solo ad un pubblico di esperti/e ma anche a curiosi/e ed appassionati/e d’arte.